domenica 27 maggio 2012

I bruttini


A volte la pioggia è gradevole, a volte meno...ma si trova sempre un motivo per renderla piacevole, il tintinnio delle gocce che coccola e concilia il sonno, il desiderio di respirare odore di cannella e cioccolato...e da qui la mia decisione di preparare i biscotti del momento: i bruttini!!!

Veramente brutti, ma veramente buoni! Vaga somiglianza con gli amaretti, ma più cioccolatosi...per amanti del fondente a pezzi, dalla consistenza croccante e graffiante nel sapore,  lasciano la scia e un sapore intenso, senza che ci si possa dimenticare presto della sua "decisione". Spero siano piaciuti anche ai miei assaggiatori, chissà...

1 albume
4-5 cucchiai di zucchero
200 gr di mandorle e noci tritate
80 gr cioccolato fondente 
cannella
essenza di mandorla

Scaldare il forno a 150°. Tritare con il mixer mandorle ,noci e cioccolato. Mettere da parte il trito e unirvi la cannella, l'essenza di mandorla e lo zucchero. a parte montare l'albume a neve fermissima con un pizzichino di sale. Unire un cucchiaio per volta la spuma di albumi al composto in polvere di mandorle. Foderare con la carta da forno una teglia da forno e adagiare un cucchiaio di impasto per creare i biscotti, non impazzire per dargli una bella forma, saranno comunque brutti!
Infornare per 30 minuti circa o fin quando non sono dorati.



Un piacere per il palato dovrebbe sempre essere accompagnato da una piacevole compagnia. 
Per i bruttini, dove ciò che conta non sarà mai l'aspetto esteriore, ma l'intensità del sapore che va assaporato in profondità, vedo perfetta la condivisione con un familiare stretto stretto, a mio fratello sono piaciuti molto... 

giovedì 24 maggio 2012




La colazione per me...
vivere la brioche preparata da me, la domenica mattina è un'ode alla serenità!
Intorpidita e assonnata infilo la camicia di seta e scendo a preparare il caffè, mi stropiccio gli occhi provando benevolenza per me stessa con qualche secondo di silenzio...e, quando l'aroma palpabile del caffè si sprigiona finalmente, esercito una leggera pressione sulla brioche che si spezza piano piano ed emerge la calda confettura cremosa, così con gli occhi socchiusi riconosco la sfumatura dolce-amara della felicità.


crostata di mele

150 gr burro
200 gr farina 00
70 gr zucchero a velo
2 tuorli e un uovo intero
450 gr o più mele golden
150 gr marmellata di albicocche
scorza di limone, sale

Prepariamo la pasta frolla: mettiamo la farina a fontana sul piano da lavoro, setacciata bene, all'interno dell'incavo mettere il burro freddo a fettine sottili, con la punta delle dita sbriciolare il burro con la farina ai lato, grattugiare la scorza del limone (solo la parte gialla) e lo zucchero, aggiungere i tuorli, uno per volta e l'uovo, amalgamare bene tutti gli ingredienti velocemente, senza scaldare troppo la pasta. Formare una palla e avvolgerla nella pellicola trasparente, porre in frigo per mezz'ora se si può. Sbucciare le mele e farle a fettine sottili, metterle in una ciotola con il succo del limone affinchè non anneriscano. Prendere la pasta riposata dal frigo, stendere la base in una tortiera, fare i buchi con la forchetta, farcire con un sottile strato di marmellata, a questo punto disporre le mele a raggi o come rimane più bella ai nostri occhi. Richiudere i bordi della crostata con la parte bassa della forchetta o con il coltello facendo dei tagli trasversali. Scaldare in un pentolino un po' di marmellata e un cucchiaio di acqua, poi spennellare sulle mele lo sciroppo ottenuto. Si potrebbe spennellare anche il bordo della crostata con il latte o l'uovo sbattuto così diventa bronze!

Buon appetitissimo!

mercoledì 23 maggio 2012

...divinamente dolce...


...e ad un certo punto non si ha più fame, sazi delle pietanze...ma è proprio questo il bello dei dolci, tutta la loro raffinatezza si coglie solo quando non li mangiamo per placare la fame, bensì quando l'orgia di dolcezza zuccherina non soddisfa un bisogno primario, ma ci ricopre il palato di tutta la benevolenza del mondo...